Garantire che la rete elettrica funzioni senza interruzioni – anche sotto la neve, durante una tempesta o nei luoghi più impervi – è una sfida tutt’altro che scontata che richiede visione, competenza tecnica e un lavoro di squadra straordinario.
Lo sanno bene Klaus Leitner, responsabile Zona Est di Edyna, e Manuel Pallhuber, responsabile Team Brunico di Edyna, la società del gruppo Alperia che gestisce la distribuzione di energia elettrica in gran parte dell’Alto Adige, che abbiamo intervistato per questo articolo.
Una rete estesa e diffusa, al servizio del territorio
La rete gestita da Edyna nella zona est si estende dalla Val Pusteria alla Val Gardena, fino alla Val Badia e da Barbiano fino al Brennero, con presidi operativi a Vipiteno, Ponte Gardena, Corvara e Brunico. Si tratta di un’infrastruttura ramificata che serve anche i territori in cui l’accesso può essere difficile, soprattutto in condizioni meteo avverse. Ed è proprio in questi contesti che la manutenzione diventa il cuore pulsante del sistema.
«Seguiamo la rete di media e bassa tensione e abbiamo una responsabilità importante nel garantire continuità e sicurezza del servizio – spiega Leitner –. La manutenzione è quotidiana, programmata, ma anche reattiva in caso di emergenze».
Manutenzione ordinaria: prevenzione e tecnologia
Il primo pilastro della strategia è la manutenzione ordinaria, gestita con un programma preciso e strutturato che prevede attività di:
- ispezioni delle linee aeree tramite drone, elicottero e sopralluoghi a piedi;
- taglio piante in zone critiche per prevenire cadute sui conduttori;
- verifica degli impianti elettrici nelle cabine di trasformazione;
- sostituzione dei conduttori nudi con linee interrate o con cavi aerei più resistenti a intemperie e rotture.
Nel 2024, in particolare, sono stati sostituiti circa 5 km di linee aeree nude nella rete di bassa tensione, mentre si è lavorato all’interramento di tratti di linee aeree di media tensione in aree strategiche come il Brennero, Prati di Vizze.
Manutenzione straordinaria: risposte rapide a eventi imprevedibili
Eventi meteo estremi, come trombe d’aria brevi e improvvise, vento estremamente forte per più giorni o nevicate di grande portata, possono causare danni gravi e mettere a dura prova l’infrastruttura. Nell’ultimo anno, Edyna ha dovuto gestire diversi episodi di questo tipo tra cui: nel mese di maggio, lo scioglimento della neve che ha provocato un cedimento del terreno, danneggiando due linee sotterranee tra Corvara e la Val Gardena, mentre a giugno, una tromba d’aria vicino a Brunico ha fatto cadere un albero sulla linea aerea. Incidente che ha coinvolto anche la linea ferroviaria sottostante, portando all’interruzione del servizio di rete. L’intervento di ripristino, eseguito tempestivamente, è stato possibile solo con l’ausilio di un elicottero. Ve lo raccontiamo nel video:
«Spesso un guasto ne innesca un altro – racconta Leitner –. È fondamentale avere squadre addestrate e abituate a muoversi rapidamente anche in condizioni di particolare complessità».
Rinnovamento e investimenti: una rete più resiliente
Oltre alla manutenzione, Edyna porta avanti progetti di rinnovamento costanti. Tra questi rientrano: l’interramento di una linea aerea a ridosso della montagna a San Lorenzo, la sostituzione definitiva delle linee aeree cadute nel 2021 con nuovi cavi interrati a Plan de Gralba in Val Gardena e a Mules in Comune di Campo di Trens, i lavori per aumentare la resilienza e la capacità energetica a San Vigilio di Marebbe e in Alta Pusteria (Dobbiaco–Sesto) e la sostituzione dei sistemi di telecomando, oggi obsoleti, con tecnologie di ultima generazione.
«Ogni investimento è pensato per ridurre i rischi, aumentare l’efficienza e garantire la continuità del servizio anche in condizioni critiche» – precisa l’esperto. E aggiunge: «La scelta di sostituire componenti obsoleti nasce dalle ispezioni quotidiane: se un elemento non risponde più agli standard, viene programmato l’intervento».
Ma accanto al fattore tecnico, c’è l’aspetto umano: «La sicurezza è prioritaria – spiega Leitner –. Ogni operatore deve essere altamente formato. Facciamo, infatti attività formative regolari e la conoscenza dell’elettrotecnica è la base. C’è poi il contatto umano con la popolazione, che apprezza la costante presenza dei nostri colleghi sul territorio, con ogni condizione meteo».
Un lavoro poco visibile, ma essenziale
Tecnologie come la telegestione e l’impiego dei droni hanno trasformato il modo di lavorare: meno fatica fisica, più precisione e rapidità. A tutto ciò si aggiunge il rapporto diretto nella gestione degli utenti che hanno bisogno di allacciamenti nuovi oppure più potenti o di spostare gli impianti.
«Spesso il nostro è un lavoro invisibile e silenzioso, ma dietro una rete che funziona ci sono pianificazioni strategiche, competenze di alto livello, soluzioni tecniche spesso complesse e dialogo costante con le amministrazioni locali. Per questo, quando vediamo un progetto realizzato, la soddisfazione è grande per tutte le persone che ci hanno lavorato».
Garantire che la corrente arrivi ovunque, dunque, – richiede un impegno quotidiano per il territorio e le persone che lo abitano. Solo così è possibile dare un contributo concreto alla qualità della vita, alla sicurezza e allo sviluppo delle comunità locali.