Chiudi
Cerca nel sito

Condividi

Potrebbe interessarti

13.06.2025
- 4 min

Avventure sopra le dighe: alla conquista delle vie ferrate di Neves

Adrenalina, panorami incantevoli e ingegneria tra le vette alpine

La montagna si può vivere in mille modi: dal silenzio dei sentieri alle sfide verticali sulle pareti rocciose. A tutti gli appassionati è dedicata questa nuova serie: “Avventure sopra le dighe”, un viaggio tra le grandi opere idroelettriche di Alperia e le attività outdoor che si possono vivere tutto intorno.

Prima tappa: le vie ferrate di Neves, un’emozionante avventura verticale sulla diga

Con i suoi imponenti 95 metri, la diga a cupola di Neves si erge maestosa ai piedi di tre tra le vette più alte delle Alpi dello Zillertal. Ai suoi piedi si forma un lago dalle acque cristalline, che riflettono in modo spettacolare le cime circostanti. Costruita negli anni ’60, questa diga rappresenta oggi un perfetto equilibrio tra tecnologia e natura, alimentando la centrale idroelettrica di Lappago e offrendo energia pulita a tutta la regione.

Dalla base della diga partono due vie ferrate che promettono esperienze davvero uniche: la via ferrata del lago artificiale di Neves, più impegnativa e adrenalinica, e la via ferrata dell’Arcobaleno, più accessibile e divertente. La particolarità? Non si scala una parete di roccia, ma la stessa struttura artificiale della diga!

Il percorso più difficile si sviluppa lungo la parete verticale in cemento, alternando tratti di arrampicata, passerelle sospese e traversi esposti, fino a raggiungere una passerella panoramica con vista mozzafiato sul lago. La difficoltà aumenta gradualmente, culminando in un traverso fisico nella parte finale, reso però accessibile da numerose cambre e maniglie fissate al cemento, pensate per agevolare la salita.

Per chi cerca qualcosa di meno tecnico, la via ferrata dell’Arcobaleno offre un percorso più dolce: tratti rocciosi a gradini, una parete inclinata con appigli artificiali e, come premio finale, un imponente ponte sospeso da cui godere del panorama.

L’accesso alle vie ferrate si trova ai piedi della diga del lago artificiale di Neves, facilmente raggiungibile dopo un breve viaggio da Dobbiaco, in Val Pusteria. Si risale la Valle Aurina per qualche chilometro, poi si entra nella Valle dei Molini. La diga è ben visibile lungo la strada, con un comodo parcheggio proprio a due passi dall’inizio della ferrata, a cui si accede con una breve discesa di circa cinque minuti.

Dietro la ferrata: la centrale di Lappago

Situata nel comune di Selva dei Molini, in Valle dei Molini, laterale della Valle di Tures, la diga di Neves è il cuore di un complesso idroelettrico fondamentale per la regione. Il bacino artificiale, situato a 1860 metri di quota, contiene oltre 15 milioni di metri cubi d’acqua raccolta da un’area di oltre 32 km². L’acqua viene convogliata tramite una galleria di 5 km e una condotta forzata fino alla centrale di Lappago, dove turbine e generatori moderni la trasformano in energia elettrica immessa nella rete nazionale ad alta tensione.

Tra il 2011 e il 2012 la centrale è stata oggetto di un importante rinnovamento tecnologico: turbine, generatori, trasformatori e sistemi di automazione sono stati sostituiti con apparecchiature all’avanguardia, aumentando l’efficienza e la sicurezza dell’impianto. Anche la diga è stata oggetto di lavori, con la costruzione di un muro di protezione contro frane e smottamenti, finanziato da Alperia per salvaguardare la stabilità del sito.

Questa combinazione di natura e tecnologia rende la diga di Neves e la centrale di Lappago un esempio virtuoso di produzione di energia rinnovabile, inserita in un contesto alpino di rara bellezza, da scoprire anche attraverso la via ferrata che ne valorizza la struttura e l’imponenza.

Energia che si trasforma in avventura

Con “Avventure sopra le dighe” raccontiamo come l’energia possa diventare esperienza: un incontro tra sport, natura e tecnologia che si vive passo dopo passo, arrampicata dopo arrampicata. La via ferrata di Neves è solo il primo esempio di come le grandi opere idroelettriche possano trasformarsi in luoghi straordinari dove scoprire nuovi modi di vivere la montagna.

E questo è solo l’inizio. Nel prossimo episodio vi porteremo sul lago di Gioveretto, per esplorare un’altra emozionante palestra verticale immersa nelle Alpi Retiche, dove arrampicata e ingegneria si fondono in panorami mozzafiato.

Leggi anche