La Giornata Mondiale per la Conservazione della Natura, che si celebra ogni anno il 28 luglio, è un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare le risorse naturali e la biodiversità del nostro pianeta. Una responsabilità che riguarda tutti – cittadini, istituzioni e imprese – e che richiede azioni misurabili, sistemiche e urgenti.
Secondo il Living Planet Report 2024 del WWF, le popolazioni globali di vertebrati hanno subito un calo medio del 73% tra il 1970 e il 2020. Inoltre, studi recenti hanno evidenziato un drastico declino delle popolazioni di insetti, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi. È fondamentale adottare pratiche sostenibili e promuovere iniziative concrete per invertire la tendenza attuale e garantire un futuro sano e prospero per le generazioni presenti e future. Un impegno che Alperia ha scelto di assumere ogni giorno, integrando tutela ambientale e produzione di energia rinnovabile in un unico modello di sviluppo sostenibile.
Tecnologia e biodiversità: un equilibrio possibile
Le centrali idroelettriche gestite da Alperia rappresentano un esempio virtuoso di convivenza tra attività industriale e rispetto degli ecosistemi. L’acqua, elemento centrale del processo produttivo, non viene consumata ma restituita all’ambiente dopo essere captata dalle opere di presa.
Tuttavia, la sola restituzione non basta: per ridurre l’impatto sulle dinamiche fluviali, Alperia adotta misure di mitigazione avanzate, dalla gestione attenta dei Deflussi Minimi Vitali alla realizzazione di scale di risalita per i pesci, passando per il consolidamento dei popolamenti ittici e il miglioramento dei corsi d’acqua. I fiumi, infatti, rappresentano una fonte primaria di biodiversità e sono cruciali per il mantenimento del patrimonio naturale.
La consapevolezza che infrastrutture come dighe e sbarramenti possano ostacolare la migrazione degli animali o alterare l’equilibrio dei sedimenti ha portato Alperia a investire in soluzioni tecniche a tutela dell’equilibrio ecologico. Un rispetto per la natura che passa anche attraverso progetti locali, spesso nati in collaborazione con le comunità. Parliamo dei progetti di Community Investment che prevedono interventi da realizzare con il coinvolgimento di stakeholder interni ed esterni per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Di seguito alcuni esempi.
Tuteliamo il gufo reale
La rete elettrica, ad esempio, può rappresentare un rischio per l’avifauna. Ecco perché Alperia con Edyna ha avviato progetti specifici per l’isolamento dei tralicci più pericolosi, con un’attenzione particolare a specie protette come il gufo reale. Questo rapace notturno protetto dalla Direttiva europea sulla conservazione degli uccelli selvatici, è al centro del progetto per la salvaguardia dell’avifauna, in linea con quanto previsto dall’Ufficio Natura della Provincia Autonoma di Bolzano. Abbiamo mappato le linee elettriche e i tralicci potenzialmente pericolosi e isolato alcuni tralicci elettrici nella zona di San Maurizio a Bolzano, così da evitare le fonti di pericolo per il gufo reale. Il progetto, dal valore di circa 48.000 euro, è stato esteso anche nella zona “Firmiano” a sud di Bolzano.
Dai prati fioriti ai pipistrelli
In Val Venosta, in collaborazione con la rete Blühende Landschaft, sono stati seminati dei prati fioriti autoctoni. Questi prati, che ricoprono circa 6.000 m², ospitano una varietà di piante selvatiche e insetti impollinatori scelti con cura affinché possano adattarsi alle condizioni locali e fornire habitat preziosi per molte specie di insetti. La semina avviene utilizzando semi raccolti da prati donatori locali, con l’obiettivo di favorire la biodiversità e promuovere la crescita di piante autoctone. Nel 2025 è già in corso un’espansione del progetto in altri siti, con l’inclusione di nuove zone nelle vicinanze di Bressanone e Bolzano.
Un altro esempio di community investment è la riforestazione della foresta di Luson, colpita dalla tempesta Vaia e ora rinata grazie al contributo dei dipendenti Alperia e alla collaborazione con Rete Clima, la Provincia Autonoma di Bolzano e l’Ispettorato Forestale di Bressanone. Venti dipendenti di Alperia hanno partecipato volontariamente alla piantumazione di 300 alberi. La ripiantumazione è particolarmente importante in aree colpite da calamità naturali, come nel caso di Luson, in quanto rafforza la resilienza delle foreste locali contro il cambiamento climatico e la conservazione della biodiversità.
E poi c’è la natura che sorprende, come la colonia di pipistrelli Rhinolophus hipposideros che ha trovato rifugio negli spazi della centrale di Tel. Alperia ha scelto di adattare le proprie attività alla loro presenza per tutelare una delle colonie più significative di questa specie in Alto Adige. Con il supporto di Eva Ladurner, biologa presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige ed esperta di questi mammiferi, Alperia ha definito una modalità di convivenza che possa consentire ai pipistrelli di continuare a utilizzare l’edificio godendo del calore proveniente dalla sala macchine e della vicinanza con il bosco di latifoglie e, al contempo, ai tecnici di portare avanti le attività produttive.
Una strategia integrata per un impegno a lungo termine
Ogni intervento – dai progetti di riforestazione alle scale di risalita per i pesci, dalla gestione delle linee elettriche alla creazione di habitat per la fauna locale – si inserisce in una visione d’insieme che guarda agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Siamo convinti, infatti, che sia possibile coniugare l’innovazione energetica e la conservazione della natura, promuovendo un modello in cui lo sviluppo è realmente al servizio del territorio e delle sue risorse. Perché solo conservando ciò che abbiamo, possiamo costruire il futuro che vogliamo.