Chiudi
Cerca nel sito
Ingegnere con casco protettivo che installa un sistema di pannelli fotovoltaici.

Condividi

03.07.2025
- 5 min

Il fotovoltaico in trasformazione: innovazioni e nuove prospettive

Ingegnere con casco protettivo che installa un sistema di pannelli fotovoltaici.

Il sole è stato da sempre fonte di vita e di energia, tanto da diventare già nell’antichità oggetto di culto per molti popoli. Oggi, grazie a tecnologie sempre più evolute, la luce solare è una forma di energia sempre più importante e diffusa. Gli impianti fotovoltaici istallati sui tetti degli edifici residenziali e industriali in Italia sono 1,68 milioni. Solo nel 2024 sono stati allacciati 6,8 GW di nuovi impianti, con un significativo +30% rispetto all’anno precedente. Numeri che dimostrano una maggiore consapevolezza ambientale da parte delle/i cittadini e delle imprese. Un passo avanti verso la transizione energetica sostenuto anche dagli incentivi governativi che hanno reso l’energia solare sempre più accessibile e conveniente.

Angela Ferretti, Responsabile Extra Commodity Management di Alperia Smart Services, ha una lunga esperienza in materia di fotovoltaico e ha assistito alla sua evoluzione negli anni: «Da oltre 20 anni mi occupo di energia: ho iniziato in Fintel, società delle Marche che è stata acquisita nel 2022 da Alperia e oggi, in Alperia Smart Services. Negli anni ho visto un interesse crescente verso le rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico. Le persone sono sempre più interessate a produrre energia in maniera autonoma e pulita, le tecnologie sono andate molto avanti e i costi si sono abbassati, rendendo il fotovoltaico alla portata di tutti» – assicura.

Rientrando tra le misure di edilizia libera, il fotovoltaico non ha bisogno di particolari permessi per poter essere installato. In ogni caso, con il modello del “chiavi in mano” è la stessa Alperia a occuparsi di tutte le pratiche necessarie comprese quelle relative all’allaccio dell’impianto alla rete elettrica. «Con Alperia seguiamo l’intero processo: dalla consulenza iniziale per valutare le esigenze di ogni cliente, all’allacciamento alla rete fino al post vendita. Il nostro customer care è sempre a disposizione delle/dei clienti» – precisa Ferretti.

Un altro vantaggio nell’adozione del fotovoltaico riguarda gli incentivi statali. Per tutto il 2025, è prevista una detrazione del 50% iva compresa per l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici residenziali, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Questa misura è riservata alle prime case e a chi ha un reddito non superiore ai 75 mila euro. Sulle seconde e terze case, invece, la detrazione è del 36%. Inoltre, a questo risparmio va aggiunto quello in bolletta. L’investimento iniziale, dunque, si ripaga in pochi anni.

Dal punto di vista tecnologico sono stati fatti notevoli “passi in avanti” anche al fine di ottimizzare lo spazio per ottenere una maggiore produzione. «Fino a qualche anno fa, un modulo cubava circa 1,5 metro quadro. All’epoca, su quella superficie, si producevano 150 watt, ora circa 500 watt. Ed è così anche per i tetti: un tempo per riuscire a produrre 3 KW sarebbero serviti 20 moduli, mentre adesso ne bastano appena sette» – spiega l’esperta ricordando anche che il fotovoltaico di ultima generazione si integra con tecnologie smart grid, generando una serie di vantaggi indiretti. Questa integrazione rappresenta una delle evoluzioni più promettenti per ottimizzare la produzione e la distribuzione dell’energia solare. Le smart grid, grazie alla loro capacità di monitorare in tempo reale i flussi energetici, consentono di bilanciare domanda e offerta, massimizzando l’utilizzo dell’energia rinnovabile. «Attraverso sistemi intelligenti, è possibile accumulare l’energia prodotta in eccesso durante le ore di picco e ridistribuirla quando necessario, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza complessiva della rete. Questa sinergia tecnologica non solo aumenta la stabilità del sistema elettrico, ma facilita anche l’integrazione di ulteriori fonti rinnovabili e l’adozione di soluzioni come le comunità energetiche» – sottolinea Ferretti.

Un’altra applicazione interessante riguarda la ricarica per veicoli elettrici attraverso sistemi che danno priorità all’energia solare. Possibilità, questa, garantita anche da Alperia, grazie all’integrazione con le colonnine di Neogy.

Sul fronte dei materiali, i moduli continuano a essere realizzati in silicio e alluminio, materiali riciclabili, con una durata garantita tra i 15 e i 20 anni. Tuttavia, la ricerca si sta orientando verso soluzioni ancora più avanzate, come le celle tandem e i materiali a base di perovskite, che promettono di superare i limiti del silicio. Una volta terminata la vita utile di un pannello, esso deve essere smaltito. Il riciclo è affidato ad aziende specializzate per il recupero dei materiali. Per quanto riguarda le altre componenti (inverter e batterie) a “fine vita” vanno correttamente smaltite: anche se per le batterie esistono sistemi ad hoc, oggi il tasso di riciclo è ancora molto basso. «Questo è sicuramente un fronte ancora aperto, una sfida che il settore dovrà affrontare, unitamente alla realizzazione di sistemi di accumulo più efficienti e durevoli e alla maggiore integrazione con le reti elettriche. Ma la vera partita – riflette Ferretti – si giocherà sulle aggregazioni: non dovremmo più ragionare in ottica di “singola abitazione”, ma di comunità, cercando sempre più di fare rete tra i cittadini, oltre che tra comuni».

Il fotovoltaico, dunque, rappresenta una delle soluzioni più promettenti per la transizione energetica. «Sapere di lavorare per un futuro più sostenibile è ciò che rende il mio lavoro così appassionante. Sono convinta – conclude Ferretti – che grazie all’innovazione tecnologica, al supporto di aziende come Alperia e a una corretta informazione, sempre più cittadini potranno accedere a questa forma di energia pulita, contribuendo alla costruzione di una rete energetica più resiliente e condivisa».

Leggi anche