Dopo tre giorni di sfide e paesaggi straordinari, Alexander Rabensteiner ha affrontato le ultime due tappe del suo viaggio, tra scalate impegnative e pedalate attraverso l’Alto Adige. Un percorso che racconta ancora una volta il legame profondo tra sport, natura e sostenibilità, in un’esperienza autentica e intensa.
La scalata della Cima Sternai: natura e fatica
La giornata è iniziata a Santa Gertrude in Val d’Ultimo con la scalata della Cima Sternai (3.443 m), una vetta tecnica e affascinante che mette alla prova esperienza, forza e concentrazione. Questa salita ha regalato panorami spettacolari, unendo la fatica dell’ascesa a un contatto diretto con la natura selvaggia del Gruppo Ortles-Cevedale.
Puoi viverla anche tu (in modo più soft):
- Esplora i sentieri intorno a Santa Gertrude, perfetti per passeggiate e trekking immersi nel verde della Val d’Ultimo.
- Scopri i borghi locali e le tradizioni altoatesine, assaporando la cultura autentica del territorio.
7ª tappa: da Santa Gertrude al Passo Oclini e la scalata del Corno Nero
Terminata la scalata, Alexander ha ripreso la bici per affrontare un percorso di 91 chilometri da Santa Gertrude al Passo Oclini, passando per Lana, lungo la ciclabile da Lana a Bolzano e proseguendo sulla statale verso la Val d’Ega fino al Passo Oclini.
Al Passo Oclini, Alexander ha affrontato la seconda scalata del giorno, quella del Corno Nero (2.439 m). Non particolarmente impegnativa dal punto di vista tecnico, questa salita regala una bella vista sulle cime circostanti e sulle vallate sottostanti.
Puoi viverla anche tu (con lentezza):
- Pedala lungo le piste ciclabili che attraversano la Val d’Ega, scoprendo piccoli angoli di paradiso naturale.
- Raggiungi il Passo Oclini per una facile escursione o sul Corno Nero o sul Corno Bianco. Ideale per chi cerca un’esperienza in quota senza difficoltà eccessive.
8ª tappa: ritorno a Chiusa, pedalando con il cuore pieno di energia
Dopo la scalata al Corno Nero, Alexander ha concluso la giornata con l’ultima pedalata verso Chiusa, un momento di riflessione e soddisfazione, immerso nei paesaggi che lo hanno accompagnato per tutta l’avventura. Una chiusura perfetta per un viaggio ricco di emozioni, impegno e scoperta.
Un messaggio di sostenibilità e passione
Alexander ci vuole trasmettere un messaggio chiaro: la montagna può essere vissuta in modo più sostenibile, a piedi o in bici, senza l’uso di mezzi inquinanti. Se lui ha scelto un approccio estremo, tutti noi possiamo farlo seguendo il nostro ritmo.