Le vacanze estive sono alle porte e la voglia di viaggiare dopo due anni di stop si fa davvero sentire, ed ecco che ci ritroviamo a sognare terre esotiche, culture lontane e visite a città d’arte o metropolitane. I nostri sogni non producono CO2, ma i chilometri che facciamo per raggiungere la nostra meta o per spostarci da un luogo all’altro durante le vacanze sì. Con i viaggi aumentiamo la nostra impronta ambientale e di conseguenza anche il nostro contributo all’inquinamento del mondo.
I viaggiatori di oggi sono però sempre più consapevoli e per questo motivo si cerca di spostarsi sempre di più in modo ecologico e nel rispetto dell’ambiente. Infatti già per l’estate del 2022 qualcosa cambierà, il turismo punterà molto sulle vacanze ecologiche, su quelle all’aria aperta e, anche a causa delle tensioni internazionali, sui viaggi all’interno dei confini.
Una svolta sostenibile arriva anche della filiera turistica che ha iniziato a investire in tecnologie e soluzione sostenibile (il 53% secondo Euromonitor), a sviluppare prodotti e servizi che vanno in questa direzione (63%), a ottimizzare l’efficienza energetica e passare alle fonti rinnovabili (45%). Ma il primo cambiamento deve venire dai viaggiatori, che sono chiamati per primi a rispettare l’ambiente. Qui abbiamo raccolto 10 consigli utili per un viaggio responsabile e sostenibile.
- Regola numero 1 del viaggiatore ecologico: Pianificare. Sempre più operatori turistici offrono viaggi rispettosi dell’ambiente, della natura e delle persone. Questi operatori si impegnano in modo attivo per proteggere l’ambiente e migliorare le condizioni di vita dei paesi in cui si viaggia. Cerchiamo operati che condividono questi valori! Una serie di marchi ambientali possono aiutare a capire l’atteggiamento degli operatori nei confronti della sostenibilità, possiamo informarci meglio sul sito di Lega Ambiente e Turismo.
- Digitalizzazione: Se non si può evitare di viaggiare in aereo usiamo i biglietti digitali e prenotiamo un volo con una delle oltre 30 compagnie aeree associate alla IATA (International Air Transport Association https://www.iata.org/) che sono impegnate in programmi di compensazione del carbonio per neutralizzare quelle emesse dagli aerei e investendo nello sviluppo sostenibile. Inoltre riduciamo il numero di scali che effettui con l’aereo.
- All-inclusive no grazie! Soprattutto per i paesi in via di sviluppo, il turismo rappresenta un’importate fonte di sostentamento, scegliendo un comodo villaggio all-inclusive si spenderà pochi soldi sul posto per il vitto e altre necessità, con una ricaduta minima sul benessere locale. Inoltre non si vivranno a pieno le bellezze locali e la cultura del posto.
- Scopriamo sapori diversi: un’altra problematica è sicuramente lo spreco alimentare. Gli hotel all-inclusive producono molti rifiuti a causa dei buffet che generano ovviamente un grande spreco di cibo. Si può limitare questo spreco andando a servirci più volte piuttosto che lasciare del cibo nel piatto. Nei buffet, inoltre, spesso sono proposti cibi della cucina internazionale che generano CO2 legato al trasporto. Scopriamo invece piatti tipici cucinati con prodotti locali che variano in base alla stagione.
- Comportati virtuosi come a casa: anche durante la vacanza è importate risparmiare acqua ed elettricità, soprattutto se siamo in paesi in via di sviluppo. Bastano piccole accortezze che dovrebbero essere buona norma anche a casa, come ad esempio: spegnere luci e aria condizionata quando si esce dalla camera; Utilizzare per più giorni gli asciugamani, neanche a casa li cambino tutti i giorni; Rinunciare al set di cortesia e utilizzare i proprio doccia schiuma e shampoo, meglio ancora se solidi (inoltre se avete un bagaglio a mano non avrete il problema dei liquidi per i controlli in aeroporto); Portiamo con noi una borraccia evitando se possibile di comprare bottiglie di plastica; Non lasciamo rifiuti per strada e facciamo la differenziata.
- Movimento lento: cerchiamo di spostarci a piedi il più possibile. In questo modo facciamo bene all’ambiente e mentre passeggiamo possiamo scoprire nuove vie e strade o imbatterci nei mercatini locali. Se il luogo da raggiungere è troppo lontano a piedi, possiamo utilizzare il trasporto pubblico o chiedere se l’albergo dispone di biciclette a noleggio.
- Giù le mani: per quanto siano belle, lasciamo le conchiglie dove devono stare, sulla spiaggia. In molti paesi è severamente vietato portare via come souvenir sabbia, conchiglie o coralli. Prelevando anche piccole quantità di sabbia dalla spiaggia si contribuisce all’erosione delle spiagge e allo squilibrio dell’ecosistema.
- Souvenir local: comprare un oggetto per ricordarsi della propria vacanza è d’obbligo, ma stiamo attenti a non comprare souvenir con animali o piante protette (ad es. conchiglie o legni tropicali intagliati) o illegali (avorio). Cerchiamo di comprare oggetti prodotti da artigiani locali e di stare lontano dai prodotti che provengono da fabbriche dall’altra parte del mondo.
- Originalità: se vogliamo davvero viaggiare green, evitiamo di visitare mete famose solo perché celebri o instagrammabili, l’overtourism causa molti danni. Più la nostra meta sarà fuori dalle solite mete gettonate, più sarà interessante e originale.
- Donare: molte delle mete più amate sono in realtà zone molto povere del pianeta e anche un piccolo contributo può fare la differenza. Portiamo con noi quaderni, matite, vestiti, giocattoli che non usiamo più. Alleggeriremo il nostro bagaglio, ma torneremo a casa con molto di più.
Viaggiando abbiamo la straordinaria possibilità di conoscere nuove terre, nuove usanze e culture, ma dobbiamo essere consapevoli della nostra impronta ambientale, sociale ed economica.