Istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite e inclusa nelle direttive dell’Agenda 21, la Giornata Mondiale dell’Acqua ricorre ogni anno il 22 marzo e prevede che gli Stati membri dell’Assemblea generale dell’ONU promuovano al loro interno delle attività finalizzate a richiamare l’attenzione pubblica sui problemi più urgenti legati al consumo di acqua, dall’accesso all’acqua dolce alla sostenibilità degli habitat acquatici.
Tutto ciò che arriva sulle nostre tavole ha una propria “Impronta idrica”, cioè richiede, per essere prodotto, l’utilizzo di un certo quantitativo d’acqua. Non tutti i cibi, però, hanno la stessa impronta idrica. Qualche esempio?
Alperia, che usa l’energia dell’acqua per produrre energia, sa che deve farlo nel modo più efficiente possibile. Per questo, investe da sempre in innovazione. Uno dei progetti più avanzati in questo senso è la nuova centrale per il Deflusso Ecologico di Tel.
Caro prezzi, cambiamento climatico, finanza sostenibile. E se avessimo un co-pilota che ci aiutasse nella gestione degli impianti, efficientando i processi produttivi e riducendo, di conseguenza, consumi energetici e impronta climatica? La risposta arriva dall’intelligenza artificiale.
Emissioni zero entro il 2050. Un obiettivo ambizioso per contrastare il cambiamento climatico che vede coinvolte le aziende di tutto il mondo. Misurare, ridurre e compensare le emissioni di gas a effetto serra, quali ad esempio metano, CO2 e vari CFC, sono le azioni che le organizzazioni devono mettere in campo per raggiungere questo obiettivo e arrivare al grande goal della decarbonizzazione.
L’idrogeno è uno dei grandi protagonisti della transizione green. Ma per comprendere appieno in che modo potrà aiutarci a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 – ovvero: taglio delle emissioni almeno del 55% entro il 2030 -, dobbiamo conoscerlo meglio. Per prima cosa, è importante sapere che l’idrogeno non è presente come molecola isolata in natura, ma deve essere estratto da altri elementi utilizzando una fonte energetica. La tipologia di processo estrattivo utilizzato determina il livello di “sostenibilità” ambientale dell’idrogeno.
Abbassamento della temperatura per il riscaldamento, utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle a led. Sono solo alcune delle misure previste dal Piano nazionale di contenimento del Gas varato dal Ministero per la Transizione Ecologica con l’obiettivo di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e ridurre l’uso del gas in generale.
Ogni innovazione, si sa, deve scontrarsi con una certa dose di resistenza al cambiamento. Le auto elettriche non fanno eccezione. Non sono veramente green perché non sempre vengono prodotte e alimentate con energia rinnovabile, perché lo smaltimento delle loro batterie non è ecologico, perché sono più costose quindi meno accessibili: queste sono solo alcune delle principali resistenze opposte alle auto elettriche. Ma proviamo ad analizzare il tema nel dettaglio.
È attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, pronto a monitorare il corretto andamento della rete e a intervenire tempestivamente in caso di guasti e malfunzionamenti. Parliamo del Centro di Telecontrollo: un vero e proprio Grande Fratello dell’energia elettrica
I Certificati di Attribuzione dell’Energia sono la prova che l’elettricità sia prodotta da fonti rinnovabili, come solare, idroelettrico o eolico. Ogni EAC è collegato a 1MWh di energia prodotta ed è sì una certificazione ma è anche una moneta di scambio
"Mai come ora, in un contesto di crisi dei mercati energetici come quello che stiamo vivendo, l’efficienza energetica deve essere la prima levaper le aziende nel percorso verso una riduzione dei costi e la decarbonizzazione."
Il 42% dell'acqua che transita negli acquedotti italiani viene persa. Colpa di condotte troppo vecchie e di una rete non ottimizzata. Una percentuale monstre se si considera che l’acqua è una risorsa sempre più preziosa e scarsa.
Il tema è sulla bocca di tutti: le bollette dell’elettricità sono schizzate alle stelle, generando un’impennata che in soli 12 mesi ha fatto segnare i prezzi più alti di sempre (attualmente pari a 255 €/MWh). Ma quali sono le ragioni dei rincari? E l’Italia è davvero il Paese europeo in cui si paga di più? Prima di rispondere, vediamo come si compone una bolletta.
Abbiamo “Only One Earth”, solo una Terra. Eppure, agiamo come se ne avessimo a disposizione molte di più. Ma le nostre risorse sono preziose e limitate e dobbiamo imparare a preservarle, valorizzarle e rispettarle.
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